Intervista alla dottoressa Elena Garoni

Durante l’ultimo modulo con Ivano Vitalini abbiamo intervistato la dott.ssa Elena Garoni. Le abbiamo fatto qualche domanda sugli argomenti su cui vertevano i moduli del corso istruttori tenuti da lei. Di seguito le sue risposte alla fine come di consueto la domanda che un docente ha lasciato per lei…

 

Cosa rappresentano per te i cani? 

Dicono che spesso siano i cani a svelarci parti della nostra identità che rimangono nascoste, ma che riescono ad apparire sotto gli occhi, improvvise, e mostrarci davvero come siamo fatti. A volte sono le parti che più amiamo: quando mostrano affetto, e delicatezza e inusitata intelligenza. Più spesso quando fanno cose disdicevoli, come abbaiare a un anziano al parchetto, mordere un cucciolo maleducato, fare la cacca in mezzo al marciapiede e sterminare le galline in un pollaio. Ci mostrano cosa siamo, cosa vorremmo essere e cosa non ci permettiamo di essere.

 

Il focus nel tuo lavoro?
Cerco disperatamente di farli stare bene. L’obiettivo è solo questo: mostrare loro che possono stare meglio, che possono essere un poco più felici se fanno alcune cose, e più spesso, se non le fanno.
Si impara, negli anni, che ogni creatura ha il suo proprio status di benessere, che non è uguale per tutti, e che spesso non corrisponde al benessere della famiglia che li ospita. Se riesco a vedere questo pezzettino e riesco a mostrarlo alla famiglia, mi sto già avvicinando al miglioramento.

Le motivazioni, cosa sono? perché sono così importanti?
Se conosciamo le motivazioni di un cane sappiamo cosa desidera e di cosa ha bisogno. Indicano l’impellenza di una necessità: meravigliosa quando si riesce a metterla in pratica e dolorosa quando viene negata. Quando conosciamo le motivazioni dei cani in generale e le motivazioni di un cane in particolare, comprendiamo l’origine dei loro comportamenti, riusciamo ad accettarli e abbiamo già molte idee per diminuirne l’intensità, se rischiano di mettere in crisi l’intero sistema famigliare. Le motivazioni hanno spedito l’addestramento nella preistoria dell’era cinofila.

In uno dei moduli istruttori ci hai parlato approfonditamente delle razze, cosa vorresti raccontarci al riguardo?

Non ho mai comprato un cane di razza e siete autorizzati a chiedermene conto, se mai lo farò.
I cani di razza sono interessantissimi per la loro storia di selezione, per le loro competenze specifiche, per le morfologie eccezionali. Ma ogni volta che qualcuno compra un cane si dimentica che lo sta trattando come un oggetto, come un’aspirapolvere, come un cellulare. Le creature viventi non si comprano. Credo che tutti i cani starebbero meglio se si avviasse una severa e aspra riforma degli allevamenti. Ma facciamo noi una piccola rivoluzione: cominciamo a non comprarli.

Psicopatologie, come si può riconoscere un disagio?
In una bella definizione, la patologia è descritta come “malattia dell’adattamento”. Quando un cane non riesce ad adattarsi a un cambiamento, come una riduzione del tempo passato con il suo gruppo sociale, la perdita di un elemento della famiglia, o l’arrivo di un nuovo componente, comincia sempre con il raccontarci che sta male. Può distruggere l’appartamento, può mordere lo zio, può rifiutarsi di uscire, può scagliarsi contro tutti. La famiglia deve per prima riconoscere un disagio, e affidarsi a chi può aiutarla, primo fra tutti il Medico veterinario esperto in comportamento che si avvarrà dell’aiuto indispensabile dell’Istruttore Cinofilo.

 

Ivano vitalini ci ha lasciato una domanda per te e visto che vi conoscete bene ci ha lasciato anche il commento da farti dopo la tua risposta!!

#challengecorsoistruttori  #ildocentedomanda

Domanda per la dott.ssa Elena Garoni dal collega Ivano Vitalini

Ivano: Che lavoro faresti se non facessi quello che fai?

Elena: (Ride)

“Andrei a stirare!”

Ivano:  “Sai che non è vero”

 

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