Addestramento o Educazione?

Mi capita spesso di incontrare persone che hanno perso la voglia e la speranza di risolvere alcuni “problemi” dei loro cani, in quanto hanno avuto esperienze di “addestramento“, ma non sono servite a risolvere il problema. Mi dicono infatti che il loro amico peloso è diventato bravissimo al campo a fare il “terra”, il “seduto”, il “resta”, la condotta al piede con lo strozzo , etc etc , ma una volta tornato a casa la situazione è tornata la stessa .

Il problema di fondo è che l’addestramento,  che nella maggior parte dei casi è Obedience, non ha come finalità l’educazione di un cane o l’acquisizione da parte dei proprietari di nozioni e capacità nuove, ma semplicemente ha lo scopo di preparare un binomio ad una disciplina sportiva.

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Ma andiamo per ordine: cos’è l’Obedience? Riporto la definizione dal sito dell’ENCI.

L’Obedience è una disciplina nata per valutare le capacità di un binomio uomo-cane di eseguire una routine di esercizi. È aperta a tutti i cani di età superiore ai 12 mesi iscritti al Libro genealogico del cane di razza o a un Libro delle origini riconosciuto dalla FCI (Federazione cinofila internazionale) e, nelle classi dove non siano in palio CAC,[1] e CACIOB,[2] anche ai soggetti non iscritti.

La disciplina dell’Obedience ha come fine di insegnare al cane un comportamento controllato e collaborativo, la disciplina implica infatti una buona armonia cane-conduttore e porta ad un’intesa perfetta anche quando il cane si trovi distante da quest’ultimo.

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Detto questo cerchiamo di capire cosa significa invece “educare un cane” da un’intervista fatta  a Roberto  Marchesini su questo argomento

 

In cosa si differenzia l’educazione dal tradizionale addestramento?

L’educazione sociale del cane rappresenta oggi l’esigenza più sentita da parte dei proprietari. Questi non sono più interessati all’addestramento tradizionale, inteso come ottenimento di prestazioni come la guardia o la difesa, ma chiedono di poter convivere col proprio cane in piena serenità relazionale e con una buona integrazione sociale. I proprietari vogliono sentirs

 

i sicuri quando portano il cane al parco, passeggiando nelle strade affollate, entrando in un bar o in un ristorante, sui mezzi pubblici come in albergo. Per vivere a 360 gradi la propria relazione con il cane è necessario educarlo alla relazione sociale, per far sì che si sappia integrare nel contesto cittadino inserendosi positivamente in tutte le situazioni di interazione sociale. Il cane ha tutti i requisiti per poter vivere accanto all’uomo nelle situazioni più differenti, ma questa sua cittadinanza va costruita attraverso un percorso educativo appositamente studiato.

 

Per quale motivo solo oggi si è manifestato questo bisogno?

La metropoli contemporanea presenta sempre più dei connotati non sempre facili. Il condominio forza la capacità di convivenza attraverso strettissime condivisioni di spazi; la presenza di altri cani vicini può sollecitare risposte come l’abbaio o la marcatura. Le strade affollate di uomini, cani e automobili richiedono un robusto autocontrollo e la passeggiata rischia di trasformarsi in un’attività difficile e impegnativa. A ques

 

to vanno aggiunti due fattori estremamente critici: per prima cosa le persone manifestano una sempre maggiore disinformazione sul modo corretto di interagire col cane; in secondo luogo si registra una crescente tendenza a considerare la presenza degli animali come una moda e quindi con superficialità e inadeguatezza. Per questi motivi, in un periodo di crisi dell’occupazione, una professione che sta conoscendo un sorprendente trend di crescita è proprio quello dell’educatore cinofilo, ovvero di consulente di relazione, capace di favorire l’inserimento del cane all’interno della famiglia e nel consesso pubblico.

Ora capite bene che ogni proprietario, prima di affidarsi ad un educatore, addestratore, istruttore, agevolatore della relazione, consulente e chi più ne ha più ne metta, deve capire il motivo per cui sta chiedendo aiuto.

Se vuole migliorare la vita col suo cane, e rendere più semplice e serena la convivenza in casa e nella società dovrà rivolgersi ad un professionista che lo accompagni in un percorso pedagogico e educativo (Educazione: da educere = sviluppare/ far germogliare  = formazione del carattere).

Una volta appreso la bellezza e l’importanza della relazione, della soddisfazione dei bisogni del cane, dell’utilizzo della giusta attrezzature e del gioco, potrà decidere di affrontare qualunque disciplina sportiva, che sia Obedience, piuttosto che DiscDog, AgilityDog, Dog Dance, Dog Orienteering , Coursing, Difesa, Ricerca,  Protezione civile e qualunque cosa possa piacere a lui e al cane. Tutte queste discipline andranno a migliorare  e rafforzare il legame del binomio e renderanno ancora più divertente il tempo passato insieme, ma prima deve esistere una consapevolezza da parte del proprietario e un’empatia all’interno della coppia che solo da un adeguato percorso educativo può nascere.